Cybersecurity in sanità: come difendere il poliambulatorio da rischi esterni
Le organizzazioni sanitarie sono particolarmente vulnerabili a livello digitale e il tema della cybersecurity è diventato sempre più importante nei poliambulatori. Se da un lato le nuove tecnologie hanno portato a una maggiore flessibilità nella gestione di una struttura medica, dall’altro i dispositivi digitali possono essere molto appetibili per cyber criminali, tra malware e attacchi hacker. Scopriamo di più sulla cybersecurity in sanità e su come proteggereil proprio poliambulatorio da cyber attacchi, questo anche grazie al supporto del software medico.
Il problema della cybersecurity in sanità in Italia
Nel 2023 la situazione relativa alla cybersecurity in sanità è sempre più preoccupante. A livello globale, la sanità è il settore più colpito dagli attacchi hacker e, durante lo scorso anno, è stato registrato un aumento degli attacchi nel settore secondo il Rapporto Clusit. Ad esempio, in Italia l’aumento è stato del 169 per cento. Le aziende sanitarie italiane sono molto esposte agli attacchi informatici e, soprattutto, hanno ridotte capacità di reazione e protezione. Ma come mai, in generale, i poliambulatori e le strutture sanitarie sono così “preziose” per i cyber criminali? La risposta è questa domanda è semplice: cercano i dati. Infatti i dati sensibili di un paziente possono valere tantissimo in termini economici nel Dark Web. Ad esempio, per un cyber criminale, i dati sensibili possono essere molto utili per poter effettuare ulteriori reati, come il furto d’identità.
Negli ultimi anni l’unione tra tecnologia e sanità si è evoluta molto ma, nonostante la raccolta di dati dei pazienti avvenga sempre nel pieno rispetto della privacy anche grazie all’utilizzo di un software per poliambulatorio, l’infrastruttura digitale è spesso vulnerabile. Alla luce di questa problematica, ciò che serve alle strutture sanitarie è trovare un equilibrio tra sicurezza, protezione e strumenti digitali.
Le direttive europee per la protezione della sicurezza informatica nei poliambulatori
Negli ultimi anni, quindi, la problematica relativa alla cybersecurity è in crescita ma, già nel 2008, l’Unione Europea era corsa ai ripari inserendo le strutture sanitarie nelle categorie a rischio previste dalla Direttiva 2008/114/CE.Inoltre, sempre a livello di protezione dati, l’Unione Europea aveva emanato il Regolamento UE 2016/679 ossia il celebre GDPR, normativa che riveste una specifica importanza nell’ambito della sicurezza informatica dal momento che stabilisce una serie di misure preventive utili al fine di evitare attacchi hacker. Subito dopo l’emanazione del GDPR (e all’adeguamento dei software medici sulla base di tale norma), l’Unione Europea ha stabilito anche l’European Data Protection Broad, ovvero il comitato europeo per la protezione dei dati che si occupa di integrare le linee del GDPR in materia di Data Breach. In dettaglio, il Data Breach è una violazione di sicurezza che comporta la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali trasmessi, conservati o comunque trattati in modalità accidentale o non lecita. Di conseguenza, nel caso di un attacco online nel settore sanitario, ogni poliambulatorio o ospedale è tenuto a informare i propri pazienti della perdita o del furto delle informazioni in loro possesso. Sulla base di tali protocolli europei, una struttura sanitaria dovrebbe essere tutelata ma, in Italia, stiamo assistendo ancora a una prevalente confusione e disorganizzazione nei riguardi della cybersecurity e questo nonostante alcune importanti normative emanate anche nel nostro Paese.
La Direttiva NIS dedicata alla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi
Oltre alle leggi promulgate dall’Unione Europea, sempre in materia di cybersecurity, nel 2018 in Italia è entrata in vigore la Direttiva NIS (Direttiva 2016/1148) dedicata alla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. Il NIS impone l’ideazione di una strategia relativa alle misure di preparazione, risposta e recupero dei servizi a seguito di incidenti o attacchi informatici e i settori che rientrano nell’ambito dell’applicazione della Direttiva NIS sono molteplici: governativo, trasporti, finanza, economia, servizi digitali, difesa, interno, energia, telecomunicazioni e, naturalmente, sanità. Dalla sua emanazione fino a oggi, la Direttiva NIS è stata rafforzata già diverse volte attraverso l’istituzione di un perimetro di sicurezza nazionale digitale ma, nonostante ciò, in futuro la normativa verrà nuovamente aggiornata dal momento che la Commissione Europea ha presentato una proposta di revisione della legge che verrà chiamata Direttiva NIS 2. Ad ogni modo la Direttiva NIS riporta anche la normativa relativa al GDPR e al trattamento dei dati personali, trattamento che deve essere effettuato sempre in base all’applicazione del D. Lgs. 196/2003 ovvero il Codice della Privacy.
Un rapporto diretto tra gli attacchi hacker in ospedale e la qualità di assistenza ai pazienti
Tornando a un discorso meno legislativo, approfondiamo la correlazione che si può instaurare tra il tema della sicurezza informatica e la qualità di assistenza fornita ai pazienti. Secondo una recente ricerca dal titolo Cyber Insecurity in Healthcare: The Cost and Impact on Patient Safety and Care, realizzata dal Ponemon Institute in collaborazione con la società di sicurezza informatica Proofpoint, l’89% delle strutture sanitarie intervistate hanno subito attacchi informatici con una media di 43 attacchi ogni anno. Inoltre circa il 20% di questi poliambulatori o aziende sanitarie ha registratoparallelamente un aumento dei tassi di mortalità tra i pazienti. Come è possibile? Qual è la correlazione tra gli attacchi informatici e la salute dei pazienti? La conseguenza più comune che è stata riscontrata dalla ricerca è il ritardo nelle procedure e negli esami che ha portato a un peggioramento dell’assistenza nei riguardi dei pazienti. Infatti, nel caso di un attacco informatico, la principaleproblematica è la difficoltà di accesso alle cartelle cliniche e ad altri servizi digitali. Ciò quindi può comportare dei rallentamenti per lo staff medico e, nel caso di gravi urgenze, questa difficoltà può incidere sulla salute dei pazienti. Proprio per evitare tali gravosità, è importante affidarsi a un software per poliambulatorio che riesca a proteggere i dati dei pazienti e tutto l’operato della struttura medica in modo completo, efficace ed efficiente. Scopriamo cosa è necessario fare per proteggere il poliambulatorio da cyberattacchi e potenziare la sicurezza informatica, grazie anche al supporto del software medico.
Cosa fare per proteggere il poliambulatorio da attacchi informatici con il supporto del software medico
Le conseguenze di un attacco hacker possono essere molto gravi per i poliambulatori e attuare una strategia di cybersecurity è la soluzione ideale per fornire la migliore protezione possibile. Ad esempio, gli hacker con i loro attacchi si concentrano sugli archivi digitali al fine di renderli inutilizzabili e poter poi richiedere un eventuale riscatto. Proprio per questo è fondamentale tutelare l’infrastruttura digitale del poliambulatorio utilizzando password di accesso non scontate, che non comprendano dati personali e con caratteri speciali così da risultare complesse e difficilmente decifrabili. Inoltre è consigliato cambiare le password spesso, soprattutto quelle di accesso al software per poliambulatorio o agli archivi, anche ogni sei mesi, così da arginare le minacce. Un aspetto importante che può fare la differenza nella tutela dei dati e della sicurezza informatica è sicuramente la preparazione digitale del personale del poliambulatorio. Il personale medico deve essere formato al meglio sulla problematica così da evitare rischi: ad esempio è importante mantenere la massima attenzione nei confronti di email che lo staff medico o amministrativo può ricevere. Il personale medico deve essere a conoscenza dei pericoli che può nascondere la posta elettronica, come ad esempio la presenza di link potenzialmente pericolosi e eventuali tentativi di phishing, una tipologia di truffa digitale, che potrebbero mettere in serio rischio i dati sanitari dei pazienti. Infine una soluzione ottimale che può aiutare la cybersecurity di un poliambulatorio è affidarsi a un software medico che sia in grado di garantire una protezione adeguata. Il software per poliambulatorio On.Health è l’alleato ideale per una protezione completa dei dati sanitari. Infatti, attraverso il cloud computing, il software medico On.Health consente di accedere in sicurezza ai dati dei pazienti attraverso qualunque device e in qualsiasi momento. Scopriamo di più sul cloud computing del software per poliambulatori On.Health.
Grazie al cloud del software per poliambulatorio On.Health, i dati dei tuoi pazienti sono sempre al sicuro
Affidarsi al cloud del software per poliambulatorio On.Health, significa dar fiducia a un prodotto che non solo protegge al massimo il poliambulatorio a livello tecnologico, ma facilita la gestione interna della struttura e aiuta ad aumentarne l’efficienza. Infatti il cloud garantisce un’archiviazione dei dati più sicura, semplice ed effettuata solo durante le ore notturne, così da non interferire con il lavoro giornaliero del poliambulatorio. Inoltre il cloud del software medico On.Health è anche un valido strumento di protezione per quanto riguarda la sicurezza dei dati. Come abbiamo visto, il GDPR e la privacy dei pazienti non possono essere presi alla leggera in quanto sono trattati dati sensibili e ultrasensibili. Alla luce di ciò il cloud del software per poliambulatorio On.Health protegge i dati dei pazienti da possibili attacchi informatici e inoltre, essendo GDPR compliant, il software medico può garantire a tutti i pazienti e al poliambulatorio stesso il pieno rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e privacy.
In conclusione, la sicurezza dell’infrastruttura digitale sanitaria è fondamentale per poter evitare attacchi hacker e garantire la protezione dei dati. Inoltre è importante prendere consapevolezza dei rischi e affrontare il tema con il proprio personale medico, così da formarlo e renderlo pronto a prevenire e ad affrontare eventuali problematiche. In più affidarsi a un software per poliambulatori come On.Health può fare la differenza: grazie al cloud del software medico, i dati dei pazienti sono sempre tutelati e salvaguardati e, quindi, meno soggetti a un attacco informatico.
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